Si porta a conoscenza di tutti i Soci che è convocata l’Assemblea Ordinaria, in prima convocazione per il giorno 30 giugno 2021 alle ore 21.00, ed occorrendo in seconda convocazione per il giorno
Domenica 18 Luglio 2021 alle ore 16.00
In via Scipione dal Ferro n. 4 Villaggio del Fanciullo
INGRESSO H BOLOGNA
per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Relazione ed esame del Bilancio 2020 e previsioni per l’anno 2021
2. Attività svolte nell’anno 2020
3. Progetti 2021
4. Ricerca scientifica e nuove sperimentazioni: Jet Program, percorso neuro riabilitativo visivo
5. Varie e eventuali
Confido nella Vostra presenza per approfondire i punti indicati e per raccogliere i Vostri suggerimenti
Cordiali saluti.
Il Presidente
Il Presidente
Prof. Sergio Zaccaria Scalinci
SI PREGA DI AVERE LA MASCHERINA PER UNA MAGGIORE SICUREZZ A PERSONALE
Scarica allegato qui
Carissimi tutti
vogliamo farVi i nostri auguri più sinceri auguri affinchè possiate trascorrere una Pasqua in totale serenità. Permane in noi il desiderio di riabbracciarVi il prima possibile.
Tanti auguri di Buona Pasqua da
Il Presidente Prof. Scalinci
ed i Volontari dell’Associazione
Retinite Pigmentosa e Malattie Rare in Oftalmologia
Cari Associati,
di seguito potrete osservare l’anteprima della locandina tramite la quale abbiamo sensibilizzato i clienti del supermercato Alì di via A. Bergamo 7 a Bologna.Cogliamo ancora l’occasione per ringraziare i responsabili del supermercato succitato.
Clicca qui per scaricarla!
Il Mercatino della Solidarietà
A Bologna, in via Tibaldi n°15, nella sede della Associazione Retinite Pigmentosa e Malattie rare in Oftalmologia,
Martedì Mercoledì Giovedì
Ore 10- 16
potrai trovare oggetti e bigiotteria, quadri e libri per ragazzi usati donati da privati cittadini e librerie.
Con una offerta libera puoi scegliere ciò che più ti piace e, con questo tuo gesto di solidarietà, potrai sostenere la Ricerca scientifica.
Per la maggior parte delle malattie rare non esiste una cura. La Ricerca rappresenta la vera speranza di chi è affetto da Malattie Degenerative Oftalmologiche che sono la principale causa di perdita della capacità visiva e cecità
Grazie
Buongiorno a tutti,
sulla nota rivista Ipovisione è possibile prendere visione degli articoli del Nostro presidente dell’associazione S.Z. Scalinci e della Prof.ssa Mostacciuolo.
Di seguito i link degli articoli:
Avviso rivolto a tutti i soci ed a chi ci segue:
I Volontari Walter Bugamelli e William Sgargi si sono
Impegnati per studiare il percorso più agevole per le persone ipovedenti all’interno della Stazione di Bologna.
Chi fosse interessato ad una visita guidata può scrivere alla nostra email
bologna@retinitepigmentosa.it
Scarica il seguente documento (download) per conoscere il percorso fatto Walter e William; Potrà tornarti utile.
Patologia caratterizzata da occlusione di un vaso della retina parziale o totale.
La sintomatologia è caratterizzata da annebbiamento visivo più o meno grave, fino alla amaurosi. Si manifesta caratteristicamente al risveglio mattutino e l’arteriosclerosi è la causa principale.
Tra le cause favorenti particolare importanza gli aumenti della pressione oculare, la ridotta deformabilità dei globuli rossi, la usura del manto endoteliale che riveste l’interno dei vasi.
Un semplice esame oftalmoscopico permette di evidenziare la predisposizione a tale patologia e di attuare un programma farmacologico e dietologico idoneo.
Si tratta di una patologia caratterizzata da improvvisa riduzione visiva fino alla cecità.
Frequente dopo i 60 anni si presenta tanto più si avanza con l’età.
Causato da un vero e proprio infarto delle arterie ciliari posteriori con conseguente mancata irrorazione delle fibre ottiche che vanno così incontro a blocco funzionale e degenerazione. Le lesioni non sono reversibili.
I soggetti a rischio sono gli ipertesi, i diabetici, gli emicranici: valori elevati di colesterolo, di trigliceridi e glicogeno nel sangue sono fattori favorenti. La prevenzione può essere attuata con la somministrazione di antiaggreganti, come l’acido acetilsalicilico (aspirina) e con dieta programmata.
La retina, membrana sensibile dell’occhio, è formata da due foglietti; quello più esterno di cellule pigmentate che realizzano nell’occhio una vera e propria camera oscura come negli apparecchi fotografici, ed uno più interno costituito da cellule sensibili alla luce (fotorecettori).
Quando il foglietto nervoso si distacca da quello pigmentato la luce non viene più trasmessa.
E’ quanto si verifica nel cosiddetto distacco di retina.
Possono essere interessate tutte le fasce di età, seppure con indici di rischio nettamente inferiori per il bambino.
Il disturbo tipico viene riferito come sensazione di “tenda nera” che occupa progressivamente il campo visivo. A tal punto la terapia è chirurgica, la prognosi comunque è severa. Se colto in fase precoce è possibile una efficace prevenzione con il trattamento laser o con sonde criogeniche.
Segni premonitori:
Visione ingravescente di punti neri (mosche volanti) e soprattutto sensazione luminose come scintille e lampi (fotopsie) debbono indurre ad un pronto ed accurato esame specialistico, in grado di evidenziare eventuali lesioni della retina “regmatogene” che precedono già il distacco vero e proprio. La loro neutralizzazione Laser o Crio scongiurerà le conseguenze della malattia.
Costituisce nei paesi industrializzati una delle 4 cause principali di cecità.
La retinopatia è l’espressione a livello della retina del diabete. Il nome di MICROANGIOPATIA
(letteralmente alterazione dei piccoli vasi sanguigni) consiste in modificazioni della parete che porta ad un aumento della sua permeabilità con fuoriuscita di un eccesso di liquidi e sali nonché di materiale proteico determinando EDEMI ed ESSUDATI. Inoltre si creano dei cedimenti della parete vasale per aumento della pressione interna dando origine ai cosidetti MICROANEURISMI che se dovessero rompersi arrecano emorragie.
E’ questa la retinopatia iniziale NON_PROLIFERATIVA. Quando interessa la parte centrale della retina, detta MACULA, responsabile della visione distinta si può avvertire un annebbiamento della vista; ciò deve mettere in allarme perché indica una tendenza della retinopatia a peggiorare.
La visione annebbiata è spesso da riportare ad un edema maculare.
La forma più grave della retinopatia, PROLIFERATIVA, inizia come reazione al minor apporto di sangue derivante dall’edema e dal restringimento delle piccole arterie: si determina infatti la proliferazione di nuovi vasi sanguigni che però, a differenza di quelli normali, non restano confinati nella retina, ma si affacciano come ciuffi all’interno del globo oculare, normalmente occupato da una sostanza gelatinosa trasparente: L’UMOR VITREO. Questi vasellini neo-formati sono particolarmente fragili e una loro eventuale rottura provoca un versamento di sangue o emorragia nell’umor vitreo. La perdita di trasparenza che ne consegue getta un cono d’ombra sulla zona di retina retrostante: ciò si avverte come improvvisa comparsa di una macchia rossastra nel campo visivo che si trasformerà, quando il sangue coagulato si retrae, in una macchia nera.
Se non si interviene in fretta sono possibili due complicazioni: 1) un eccessivo aumento della pressione dell’occhio, che può danneggiare irreparabilmente le delicate strutture nervose della retina; 2) distacco della retina dovuto alla organizzazione del sangue nel vitreo per trazione.
Per la retinopatia iniziale è possibile intervenire con grande efficacia per arrestarla. Il primo elemento per bloccare l’evoluzione della retinopatia è il buon equilibrio della glicemia. Sono note persone diabetiche nelle quali una lieve retinopatia, iniziata dopo pochi anni di diabete, è poi rimasta invariata per più di 40 anni, sempre con gli stessi pochi microaneurismi e naturalmente senza alcun disturbo.
Diventa fondamentale come altro elemento correggere alla perfezione un’eventuale ipertensione arteriosa.
E necessario inoltre modificare qualche abitudine di vita: le attività che comportano un iperafflusso di sangue o forti scosse al capo, diventano controindicate; così bisognerà evitare di sollevare grossi pesi soprattutto a testa bassa, ed evitare sport come immersioni, culturismo agonistico, sollevamento peso, lotta e pugilato.
I progressi della medicina hanno reso possibile contenere la retinopatia, anche negli stadi più avanzati. Se l’oculista giudica che la retinopatia evolve rapidamente o è minacciosa per presenza di edema maculare, può intervenire con il LASER, (fascio sottilissimo di luce che in modo del tutto indolore, non serve anestesia, coagula le aree ipoossigenate della retina consentendo di eliminare una eventuale edema o ischemia per prevenire la retinopatia proliferativa.
L’osservazione accurata del fondo oculare permette all’oculista di sorvegliare lo stato della retinopatia ed intervenire tempestivamente.
Dopo dieci anni di durata del diabete, diventa tassativo un controllo annuale del fondo oculare, effettuato da uno specialista oftalmologo mediante dilatazione della pupilla è possibilmente eseguire una foto del fundus oculi a. Qualora lo specialista lo ritengano necessario sarà opportuno effettuare anche una FLUORANGIOGRAFIA RETINICA, che permette di valutare, fotografando il passaggio di una sostanza fluorescente nei vasi sanguigni della retina, non solo le minime alterazioni delle piccole arterie, ma anche l’eventuale aumento delle loro permeabilità, da notare che in alcuni casi la durata del DIABETE TIPO 2 non è nota e non è accertabile: si tratta di quei pazienti che prima della diagnosi non avevano fatto un’analisi della glicemia per molti anni. In questi casi già al momento della diagnosi possiamo trovarci di fronte a complicazioni tardive, dovute alla presenza di un diabete ignorato per 10 o più anni.
E’ facile trovare il diabete per mezzo di disturbi oculari. In questo caso sarà cura dell’oftalmologo inviare il paziente dal diabetologo per una terapia armonizzata.